I testi del CDRC

dalla Sesta predica sull'Esodo
di Girolamo Savonarola
ridotta da Paolo Bussagli

 [...] Cristiani, io dico a voi come a buoni cristiani, seguitiamo el nostro Capitano Cristo Iesù, el quale per condurci a vita eterna ha patito tanto, che è voluto morire in su la croce. Se lui per farci utile e onore ha patito per noi, perchè non dobbiamo noi anche patire e morire per suo amore? Dicono li tepidi che faranno una bella chiesa per lo onore di Dio: questo è quanto onore e' fanno al loro Signore. Io non dico che non sia bene fare delle chiese, qualche volta, e de' luoghi pii per lo onore di Dio, ma dimmi, tepido: se tu vivi poi male, che onore è questo a Dio? O che utile a te? Dio riguarda el cuore e non le mani. Dimmi: se tu vai là a Roma, e vedi quelle belle cerimonie, e poi dall'altro canto vedi la mala vita delli prelati, che onore dirati tu che Dio riceva in quelle pompe e belle cerimonie? Coloro che sono
deboli, vedendo la mala vita delli prelati e la tanta abbondanzia de' peccati che vi si fanno, dicono: - se fussi vera la fede per certo e' non si faria così, e Dio non sopporteria che nelle sue cerimonie della Chiesa fussi mescolata tanta feccia. - E però ti dico che questo onore esteriore è nocivo qualche volta allo onore di Dio più che utile. El ben vivere è quello che fa ogni cosa. Or, figliuolo mio, ogni volta che tu tieni l'occhio saldo a questo ben vivere, e che le tue opere sieno buone, tu hai fatto l'onore di Dio. E se tu vivi nel ben vivere, tu se' beato e di qua e di là; e se tu muori per il ben vivere, tu se' maritre e va' ne in Paradiso. E però quando tu vedi che qua sono due squadre, una vive bene e l'altra male, non debbi mai dubitare che in quella che vive bene non sia la verità. Guarda tute le scritture, e massime quelle che contengono dove e quando sono state combattute le cose della fede, tu vedrai che quella parte che avuto el ben vivere alfine ha sempre vinto. Se tu volessi dire che Dio allumini coloro che sono immersi nelli vizii e nelli peccati, e facciagli conosccere la verità e abbila tolta a quelli che sono purificati e che vivono castamente e santamente e che fanno orazione, e volere dire che e' sieno ingannati e che sieno senza illuminazione, questo saria dire che Dio non sia buono, e che gli ami più li cattivi che e' buoni e più e' peccati che la bontà: il che è falsisssimo. Questo ti dico io saria uno negare la fede. Questo è contrario a ogni sapienzia di Dio; e Dio non fa mai contro alla sua sapienzia. [...] E però ti dico che tu debbi mettergli la vita , se el bisogna, per questa opera. [...] Tu debbi, ti dico io, parlare senza paura e saldo, per defendere la verità, e se e' ci comandano che ubbidiamo contro a Dio, non si può, ti dico, ma dobbiamo ubbidire a Cristo e alli buoni comandamenti. Cristo non vuole così, ti dico, e ne farà demostrazione. Noi siamo qua, come vi ho detto, per farne demostrazione a tutto il mondo che questa è opera di Cristo. E però sappi che se alcuno comandassi cosa che fusse contro al ben vivere, tu non hai ad ubbidire. - O frate, se le Papa el comandassi? - Dico: neanche al Papa. - O frate, Papa omina potest, il papa può tutto - Deh, dimmi, se lui può ogni cosa, adunque potrà comandare a te, che hai donna, che tu lasci quella e tolgane una altra? S'intende, adunque, che può le cose giuste e ragionevoli. Io gliel direi in faccia, se io fussi là. O predicatori, ostetrice del diavolo, fatevi innanzi. Sai tu chi sono le ostetrice che allevano e figliuoli al diavolo? E sono li predicatori e confessori adulatori che non volgiono dispiacere alli orecchi delli audienti. Io parlo delli cattivi predicatori e confessori. [...] Elli stanno là, con li prelati e signori, e adulano e hanno paura di non li dispiacere - O frate io dico pure la verità - Si, con la coda della volpe. Tu gli dirai: "E' saria bene fare così, e si vuole fare la tal cosa"... e non gli scuopri in faccia li suoi mancamenti. Dimmi, se tu dì la verità, che vuole dire che non hai persecuzione? Tu doverresti averla
maggiore di noi, dicendo la verità e standogli apresso. Che vuole dire che io sono qua discosto, e duolgli perchè io dico la verità [...] ella gli offende infino di qua, d'onde ci è fatta tanta persecuzione. Questa è la ruina della Chiesa, a non volere dire el vero in faccia ad ognuno e massime alli grandi maestri. Se si dicesse la verità, non anderebbono le cose come vanno. Non sta lupo e pecora insieme: dua contrarii non si patiscono. Tu non se' suo contrario, se stai insieme con loro. Simile sta col simile, vita simile con un'altra simile, lupo con lupo, pecora con pecora stanno insieme. Tepidi, fatevi innanzi: in che differiamo noi, in che siamo noi contrarii? Che ho io detto che non vuoi udire? Io non dico cosa che tu non dovessi volerla intendere e consentirla. Odi, qua, prima che tu biasimi: io non voglio altro se non che e' si viva bene. Perche fai tu, adunque, tanta guerra?
 
 
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